I Paesi Brics condannano l'aumento delle tariffe doganali voluto da Trump in un vertice
Il recente vertice del gruppo BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) in Brasile ha visto una forte condanna dell'aumento delle tariffe doganali statunitensi e degli attacchi contro l'Iran, senza tuttavia menzionare direttamente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. I paesi membri del blocco hanno espresso profonde preoccupazioni riguardo all'impatto che tali azioni potrebbero avere sul commercio globale, sulle catene di approvvigionamento e sull'incertezza economica.
La dichiarazione finale del vertice, composta da 31 pagine, condanna le azioni militari israeliane in Medio Oriente e menziona l'Ucraina solo una volta, per criticare gli attacchi ucraini contro il territorio russo. Questo approccio riflette la posizione del blocco riguardo alle questioni internazionali e la sua volontà di assumere un ruolo più attivo nella promozione della pace e nella mediazione dei conflitti.
Il presidente brasiliano Lula da Silva ha fortemente sottolineato l'importanza di affrontare questioni come l'intelligenza artificiale e il cambiamento climatico, ma il vertice è stato segnato dall'assenza di alcuni dei principali leader del blocco, come il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin. Ciò nonostante, Lula ha continuato a criticare la decisione della NATO di aumentare le spese per la difesa fino al 5% del PIL degli Stati membri, riaffermando la posizione del BRICS come una forza capace di promuovere la pace e la cooperazione internazionale.
Nella dichiarazione finale, i paesi membri del BRICS hanno sottolineato l'importanza di adattare il governo internazionale alle nuove realtà multipolari del secolo XXI. Ciò significa che il blocco intende giocare un ruolo più significativo nella gestione degli affari globali e nella ricerca di soluzioni ai problemi più urgenti che affronta la comunità internazionale.
In generale, il vertice del BRICS ha mostrato una forte determinazione da parte dei paesi membri nel promuovere la loro visione di un mondo più equilibrato e multipolare, nella quale sia data più rappresentanza e peso alle regioni e ai paesi in via di sviluppo. La loro volontà di lavorare insieme per affrontare le sfide globali rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore cooperazione internazionale e una più equa distribuzione del potere a livello globale.
