Ripensare il modo di guardare al panorama musicale italiano: è ora di scongiurare lo stallo?
Uscendo dal concerto dei Santi Francesi al Fabrique di Milano, penultima tappa del tour dei duo musicale composto da Alessandro De Santis e Mario Lorenzo Francese, non posso fare a meno di porsi una domanda: è finalmente arrivato il momento di ripensare il modo di guardare alla musica italiana? La recente esibizione ha visto il gruppo eseguire canzoni dal loroultimo EP “Potrebbe non avere peso” in un concerto vibrante e pieno di energia e groove.
Il pubblico presente alla serata, entusiasta e partecipe, ha seguito gli artisti in un ambiente caldo e vivifico, dove la presenza di appassionati è stata più che sufficiente, nonostante la Fabrique non fosse sell-out (un vero disastro, per certi versi!). In quel luogo, è emersa una verità banale ma fondamentale: è la musica ciò che conta.
Quando guardiamo al panorama musicale italiano, è facile esser attratti dalle apparizioni mediatiche, dalle certificazioni commerciali e dai numeri di vendita. Nonché, naturalmente, dalle enormi folle che affollano i palazzetti e gli stadi per assistere ai concerti dei nomi più affermati. Questi eventi, ovviamente, sono parte integrante del sistema musicale e meritano tutta l'attenzione che ne ricevono. Tuttavia, è opportuno non perdere di vista ciò che in realtà dovrebbe essere l'obiettivo principale: la musica stessa.
Il concerto dei Santi Francesi al Fabrique non è stato soltanto un'apprezzata esibizione musicale, ma una dimostrazione della potenzialità dell'italiano music scene. Nonostante i numeri non siano sempre dei più esaltanti, il pubblico presente è stato composto da gente appassionata, pronta a godersi il live e le canzoni del duo. In quel momento, non era difficile immaginare un futuro roseo per il panorama musicale italiano, dove le esibizioni live potrebbero diventare l'aspetto più importante del tutto.
Nel concerto, la musica è stata l'unica vera protagonista, con canzoni originali e riciclate in chiave nuova che hanno reso il live unesperienza unica e coinvolgente. Non ci sono stati effetti speciali o coreografie sfarfallanti, ma solo l'emozione e l'energia della musica. In quel momento, è emersa una verità assolutamente evidente: la vera ricchezza del panorama musicale italiano non sta nei numeri o nel successo, ma nella musica stessa.
Se è vero che i successi commerciali e gli eventi più grandi della scena musicale sono importanti per l'industria musicale e per l'immagine pubblica degli artisti, è anche vero che la musica è ciò che davvero conta. È l'artista, l'incanto, l'energia e l'entusiasmo del concerto, ciò che fa la vera differenza.
Il concerto dei Santi Francesi al Fabrique non è stato solo un'esibizione musicale, ma una dimostrazione del potenziale dell'italiano music scene e della sua capacità di coinvolgere e intrattenere. È un segnale forte che non ci dovrebbe essere dimenticato, anzi, proprio questo concerto dovrebbe essere l'inizio di un cambiamento, una svolta verso una maggiore attenzione per la musica in sé e non solo per i numeri e gli eventi.
In fin dei conti, il panorama musicale italiano deve essere riveduto alla luce delle esigenze del mercato, ma anche di quelle artistiche e culturali. È necessario, quindi, cambiare lo sguardo e la prospettiva sulla musica italiana, focalizzandoci sull'aspetto più importante: la musica stessa.