“Verso il regime: i servizi segreti potranno spiare le procure” – L'opposizione si sveglia e accusa il governo di dittatura: un cavillo del Ddl Sicurezza consente ai 007 di accedere agli atti, anche riservati, di tutte le amministrazioni pubbliche, comprese le procure!
Un piccolo caso si crea intorno a una norma del Ddl Sicurezza, già approvata alla Camera e ora in esame al Senato, che consente agli organi dei Servizi segreti di accedere al lavoro di tutte le pubbliche amministrazioni, anche a quelli coperti da riservatezza. E le pubbliche amministrazioni sono obbligate a collaborare. Tra gli uffici destinatari del provvedimento ci sono anche le procure.
E il timore di chi osteggia la norma è che i Servizi – che dipendono dal governo – possano accedere al loro lavoro, anche a indagini in corso, non tanto per ragioni di sicurezza nazionale quanto per controllare i pm. Per chi dell'opposizione, questi servizi potrebbero spiare e controllare le procure, minando l'indipendenza della magistratura.
“La norma è una minaccia per l'indipendenza della magistratura e potrebbe essere usata per spiare e controllare le procure”, afferma Ilaria Cucchi, deputata di Avs. “Il combinato disposto delle norme create da questa legge approvata a giugno sulla cyber-sicurezza con quelle previste nel Ddl Sicurezza crea un grave vulnus anche per i database delle procure. Sarà possibile accedervi anche da parte di apparati governativi senza alcun controllo”.
Anche il senatore del Pd Walter Verini condivide questo timore: “Anche questo è un nuovo capitolo di un attacco all'indipendenza della magistratura. Il rischio è quello di poter penetrare nelle banche dati della magistratura, magari venendo a conoscenza anche di delicate indagini che invece vanno tutelate per mille e un motivo”.
L'opposizione sostiene che questa norma vorrebbe creare un regime di controllo, infrangendo l'indipendenza della magistratura e minando la sicurezza delle procure. Per l'opposizione, questa norma è un modo per tenere a banchetto le procure, mentre per la maggioranza è un modo per incentivare la sicurezza. Ma mentre l'allarme si alza, resta da vedere se il Senato modificherà questa norma e in che misura l'opposizione riuscirà a smontare il governo di Duce.
In attesa della decisione, resta un solo interrogativo: che accade se i Servizi segreti otterranno accesso ai working papers delle procure e alle procedure di indagine in corso? Sarà la magistratura a perdere l'indipendenza o il governo a controllare la giustizia? La verità è che l'opposizione si prepara a una battaglia legale contro il governo per difendere l'indipendenza della magistratura, ma il tempo gioca a favore di chi sostiene che questo servizio segreto è un vulnus per la democrazia.