I socialdemocratici tedeschi non hanno imparato nulla dalla lezione americana e pensano di cambiare cavallo in corsa per le elezioni di febbraio. Il ministro della Difesa Boris Pistorius è il nome che molti militanti SPD hanno in mente come possibile sostituto di Olaf Scholz, ma il cancelliere controlla la macchina del partito e non vuole essere sfidato.
Mentre il governo e il mondo attorno a lui vanno a pezzi, Olaf Scholz sembra continuare il lavoro di sempre, imperturbabile e freddo. Tuttavia, la sua immagine è stata gravemente danneggiata dalle recenti vicende e molti militanti SPD lo considerano ormai irrimediabilmente compromesso.
Il direttore della “Zeit”, Giovanni di Lorenzo, afferma che il partito non può permettersi nemmeno una lite aperta sul nome del candidato per sostituire Scholz, poiché ciò provocherebbe ulteriori e irreparabili danni. Di Lorenzo non crede che Scholz saprà risollevare l'entusiasmo, nonostante il suo entourage sia convinto che l'avversario Friedrich Merz potrebbe commettere molti errori per inesperienza.
Boris Pistorius, ministro della Difesa e politico molto popolare in Germania, è il nome che molti considerano come possibile sostituto di Scholz. Ha un cursus honorum che riecheggia quello di un grande leader SPD, Helmut Schmidt, e è noto per la sua capacità di stare tra la gente e la sua genuina popolarità.
Tuttavia, il cancelliere Scholz controlla la macchina del partito e non vuole essere sfidato. Ha appena messo il fedelissimo Matthias Mirsch alla guida della macchina elettorale e molti politici di Amburgo, la città di Scholz, gli hanno chiesto un passo indietro, affermando che la sua immagine non può più essere riparata.
La questione è se gli socialdemocratici tedeschi siano ancora in tempo a cambiare cavallo e presentare un nuovo candidato per le elezioni di febbraio. La risposta è no, poiché Scholz controlla la macchina del partito e non vuole essere sfidato. Inoltre, l'ombra di Biden incombe su tutto, poiché ai democratici Usa non è riuscito il cambio in corsa con Kamala Harris e gli socialdemocratici tedeschi non vogliono correre il rischio di fare lo stesso errore.
In sintesi, i socialdemocratici tedeschi non hanno imparato nulla dalla lezione americana e pensano di cambiare cavallo in corsa per le elezioni di febbraio, ma il cancelliere Scholz controlla la macchina del partito e non vuole essere sfidato.