I treni sono nel caos, ma Salvini pensa ai suoi gazebo
Mentre nelle stazioni ferroviarie è stata una giornata di caos, il ministro dei trasporti continua ad occuparsi degli affari suoi. E fa sorridere trovarlo a sostenere che lui starebbe impedendo una fantomatica “invasione” e che quindi avesse ogni diritto di violare la legge ritardando propagandisticamente lo sbarco i 140 migranti:
In realtà, l’eventuale condanna riguarderebbe il sequestro di persona e l’omissione d’atti d’ufficio. Non si tratta di palare di fantomatiche “invasioni” o di altro, ma solo di atti ritenuti contrari alle nostre leggi. E considerando che lui è ministro dei trasporti, pare improbabile è che il ministro degli Interni non possa lavorare se lui non otterrà impunità.
Neppure è chiaro perché sostenga che applicare il principio per cui la legge dovrebbe…