La tensione tra Gerusalemme e Roma scotta ancora più forte di quanto non fosse nei mesi scorsi, con l'ambasciata israeliana presso la Santa Sede che ha replicato aspramente a un'affermazione del Papa Francesco, contenuta in un libro che lo porta a chiedere se a Gaza sia essere sottoposta a genocidio. In un comunicato diffuso su X, il dipartimento di Informazione e Pubblico Difesa dell'Ambasciata Israeliana presso la Santa Sede ha definitivamente sfidato l'enfasi posta dalla Curia Romana sugli eventi del passaggio del muro dell'intifada.
Gli eventi del passaggio del muro del muro dell'intifada, avvenuto l'7 ottobre 2023, in cui sono stati uccisi 15 israeliani e 20 persone non identificate, mentre innumerevoli militari e civili hanno subito ferite gravissime, secondo gli israeliani si sono svolti per il tentativo di interruzioni di terroristici Hizbullah palestinesi e Gaza-based Hamas, che han- hanno lanciato granate e razze suicide contro i soldati e i civili della stessa Gaza.
Quando il Papa Francesco sosteneva che a Gaza dovesse essere chiesta se stesse accadendo un genocidio, l'ambasciata Israeliana ha reagito sostenendo che Gaza sia un'area conflittuale in cui viene violato il diritto alla difesa degli stati e dove i propri stessi cittadini sono minacciati.
La replica dell'ambasciata ha richiamato l'attenzione sul fatto che durante gli eventi dell'ottobre 2023, gli israeliani hanno perso 15 dei propri cittadini e che, nonostante ciò, Israele ha continuato a difendere le sue frontiere e proteggere i propri residenti. “Il popolo israeliano,” sostiene il comunicato dell'ambasciata, “ha giustamente il diritto alla difesa e a difendere i suoi cittadini contro qualsiasi minaccia”.