Il bambino che subì i crimini di Mengele, “la matta di piazza Giudia” eroina di Roma, il caporale che rifiutò Salò: 10 pietre d’inciampo che raccontano i deportati italiani
in , ,

Il bambino che subì i crimini di Mengele, “la matta di piazza Giudia” eroina di Roma, il caporale che rifiutò Salò: 10 pietre d’inciampo che raccontano i deportati italiani

Il bambino che subì i crimini di Mengele, “la matta di piazza Giudia” eroina di , il caporale che rifiutò Salò: 10 pietre d'inciampo che raccontano i deportati italiani

In tedesco si chiamano “stolpersteine”, in italiano “pietre d'inciampo”. Sono realizzate con un piccolo blocco quadrato di pietra ricoperto di ottone lucente e poste davanti alla porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricordano il nome, l'anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte. L'idea è venuta all'artista berlinese Gunter Demnig come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime che per qualsiasi motivo di religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali, siano state perseguitate. In Europa ne sono state installate già oltre settantamila, dalla Norvegia alla Grecia, dalla Spagna alla Romania. In Italia le pietre sono oltre 3mila: le…

Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0