il calcio è bello quando dura poco – il calendario fittissimo imposto da fifa e uefa inizia a…
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il calcio è bello quando dura poco – il calendario fittissimo imposto da fifa e uefa inizia a…

Ecco il riassunto dell'articolo “Infarto di infortuni: il ginocchio che si gira, il volto segnato da una smorfia” di Matteo Pinci per “la Repubblica”:

Sembra una mattanza. Di certo quelle immagini sono sempre più frequenti, soprattutto in questa fase della stagione. Il ginocchio che si gira, il volto segnato da una smorfia. E poi, il silenzio. Il silenzio che segue all'infarto di infortunio, al momento in cui il giocatore capisce che qualcosa non va. Che qualcosa è andato storto.

In questo momento, il calcio è solo un gioco. Un gioco che può essere crudele, insensibile. Un gioco che può prendere via i giocatori, lasciandoli a terra, senza più speranza. Ecco perché quegli immagini sono sempre più frequenti. Ecco perché il mondo del calcio è in preda al panico.

Infortuni a palate. Infortuni a destra e a sinistra. Infortuni che sembrano senza fine. Ecco perché i tecnici, i medici, i giocatori stessi sono in preda al terrore. Terrore di non sapere cosa succederà il prossimo giorno, il prossimo settimane, il prossimo mese.

Rodri, il difensore del Manchester City, è il più recente esempio di questo terrore. L'italiano, 27 anni, si è infortunato al ginocchio durante la partita contro il Tottenham. L'immagine è stata terribile. L'immagine di un giocatore che si piega in due, con il volto segnato da una smorfia di dolore. L'immagine di un giocatore che non può più giocare.

Ma Rodri non è solo. Bremer, il difensore del Juventus, si è infortunato al ginocchio durante la partita contro il . Carvajal, il difensore del Real Madrid, si è infortunato al ginocchio durante la partita contro il Villarreal. Ecco perché il mondo del calcio è in preda al panico.

I tecnici, i medici, i giocatori stessi sono in preda al terrore. Terrore di non sapere cosa succederà il prossimo giorno, il prossimo settimane, il prossimo mese. Terrore di non sapere se il giocatore tornerà a giocare. Terrore di non sapere se il giocatore tornerà a essere lui stesso.

Ecco perché il calcio è un gioco crudele. Un gioco che può prendere via i giocatori, lasciandoli a terra, senza più speranza. Ecco perché quegli immagini sono sempre più frequenti. Ecco perché il mondo del calcio è in preda al panico.

Ma il calcio è anche un gioco di speranza. Un gioco di rinascita. Un gioco di recupero. Ecco perché i giocatori, i tecnici, i medici lavorano giorno e notte per aiutare i giocatori a tornare a giocare. Ecco perché il mondo del calcio è anche un mondo di speranza.

Ecco perché, nonostante l'infarto di infortuni, il calcio è ancora un gioco meraviglioso. Un gioco che può prendere via i giocatori, ma che può anche darli nuovamente. Un gioco che può essere crudele, ma che può anche essere generoso. Un gioco che può essere insensibile, ma che può anche essere sensibile.

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