Il cannone Leonardo resta a terra, portuali vincono ancora a Genova
L’intervento affronta la questione delle armi trasportate su una nave nel porto di Genova, specificamente un cannoncino della Leonardo Tomelaro, e il blocco operato dai sindacati e dai lavoratori portuali. Tutti i sindacati hanno concordato di non caricare l’armamento a causa del suo collegamento a conflitti e guerre. La nave trasportava anche altri tipi di armamenti, tra cui sei container di polveri da sparo esplosivi, prodotti dalla stessa azienda che ha costruito il cannoncino, e ciò rappresenta un pericolo significativo per la sicurezza della zona.
L’intervento sottolinea come il settore della logistica sia fondamentale per il sostegno alle guerre e che le vertenze antimilitariste non danneggiano i lavoratori del settore, ma anzi offrono l’opportunità di creare occupazione in settori civili. Viene anche menzionato che le aziende del settore sono sovraccariche di ordini, ma investire in settori civili crea notevolmente più posti di lavoro rispetto alla produzione di armi.
I sindacati confederali, in particolare la CGIL, si sono mobilitati contro il traffico di armi, affermando che non si tratta solo di armi americane o destinate a paesi alleati, ma di una lotta più ampia contro i traffici di armi in generale. I lavoratori portuali non vogliono essere coinvolti nei massacri nei vari teatri di guerra e chiedono di poter lavorare con merci che non siano armi.
Viene anche ricordata la questione palestinese e il fatto che i portuali abbiano sempre contrastato tutti i tipi di traffici di armi, dimostrando che le accuse di schieramento non sono fondate. In particolare, viene menzionato che la Leonardo ha prodotto cannoni navali per la Marina Militare Birmana, nonostante l’embargo internazionale nei confronti della Birmania.
Infine, l’intervento evidenzia la pericolosità della presenza di container di classe 1.1, considerati i più esplosivi e pericolosi, e la necessità di informare i lavoratori e la cittadinanza sui rischi associati a tali trasporti. La classe di esplosivi è tale da avere effetti devastanti in caso di esplosione e rappresenta un rischio significativo per la sicurezza della zona.
