Il caso di malaria a Verona non è autoctono: facciamo chiarezza
La notizia di un possibile caso autoctono di malaria a Verona aveva suscitato preoccupazione, ma in seguito ad approfondimenti epidemiologici, la Direzione di Prevenzione della Regione Veneto ha affermato che il caso di malaria è di importazione. Questo tipo di caso è particolarmente allarmante, poiché la malaria è stata eradicata in Italia negli anni '70 e la maggior parte dei casi verificatisi dopo il 1962 sono stati importati da altri Paesi.
La differenza tra un caso autoctono e un caso importato è fondamentale. Un caso autoctono si verifica quando il malato contrae la malattia direttamente nel luogo in cui vive, senza aver viaggiato all'estero. Al contrario, un caso importato si verifica quando il malato contrae la malattia all'estero e poi la porta in Italia.
La notizia di un possibile caso autoctono di malaria a Verona è stata un segnale di allarme, poiché significa che il parassita che causa la malattia è presente nel territorio italiano. Tuttavia, in questo caso, l'indagine epidemiologica ha confermato che il caso è di importazione.
La malaria è causata da un parassita chiamato Plasmodium, che è trasportato dalle zanzare del genere Anopheles. In Italia, queste zanzare sono presenti, ma non sono contagiose, poiché non ci sono parassiti presenti nel paese. Tuttavia, se un malato che ha contratto la malaria all'estero torna in Italia e viene punto da una di queste zanzare, può attivare un nuovo focolaio di malattia.
I casi autoctoni di malaria in Italia sono relativamente rari, ma ci sono stati alcuni casi verificatisi negli ultimi anni. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, tra il 2013 e il 2017 sono stati verificati circa 12 casi di malaria autoctona, di cui 8 attribuiti ad eventi accidentali e 4 criptici.
La presenza di zanzare anofeli in Italia è un fattore che richiede attenzione, soprattutto considerando il cambiamento climatico che porta a precipitazioni intense e temperature miti fuori stagione, che creano le condizioni ideali per la sopravvivenza e la riproduzione delle zanzare.
Inoltre, la presenza di zanzare anofeli in Italia è anche un segnale di allarme, poiché significa che il paese è esposto al rischio di diffusione della malattia. Per questo, è importante aumentare la vigilanza e la prevenzione contro la malaria, soprattutto per coloro che viaggiano in paesi dove la malattia è ancora comune.
In sintesi, la notizia di un possibile caso autoctono di malaria a Verona è stata un segnale di allarme, ma in seguito ad approfondimenti epidemiologici, si è scoperto che il caso è di importazione. La presenza di zanzare anofeli in Italia è un fattore che richiede attenzione, soprattutto considerando il cambiamento climatico e la possibilità di importare la malattia da paesi endemici.