«Ma che farà Mattarella? Promulgherà il decreto della Meloni che se ne frega della Corte UE? Il Consiglio dei ministri ha varato, dopo il caso Albania, le nuove norme in materia di espulsione dei migranti verso i cosiddetti “paesi sicuri”. Ammesso un decreto legge che indica quali sono i Paesi verso i quali effettuare i rimpatri immediati.
Il nuovo provvedimento conferma la lista delle 22 provenienze considerate sicure dal governo italiano, cercando di “blindare” con una legge di maggiore forza la possibilità di espulsione immediata per chi proviene da uno dei 22 Paesi della lista. Resta da capire se i tribunali – che nel 95% dei casi non avevano confermato il trattenimento dei migranti – cambieranno il loro atteggiamento.
L'ostacolo era imposto dalla sentenza del 4 ottobre scorso della Corte UE che non faceva rientrare gran parte dei 22 Paesi tra quelli in grado di tutelare i diritti di tutti i cittadini. Il nodo creato dalla sentenza del Tribunale di Roma, che ha affondato il “modello Albania”, non si può sciogliere con un decreto legge, nonostante il Consiglio dei ministri abbia varato tale provvedimento.
La questione più urgente è se il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, voterà o meno in favore del decreto, che potrebbe essere contrastato dalla Corte UE e dalle organizzazioni non governative. La Premier Giorgia Meloni è determinata a promulgare il decreto, nonostante le critiche della Comunità europea e dell'opposizione politica. Resta da vedere se il Presidente della Repubblica avrà il coraggio di stálly against the Court's decision to uphold the rights of migrants and the rule of law.