Era il 28 febbraio 1942 quando Oliviero Toscani, uno dei più famosi fotografi del mondo, venne al mondo a Milano. La sua passione per la fotografia si manifestò sin da giovane, tanto che la sua prima immagine sul quotidiano Corriere della Sera venne pubblicata quando aveva solo 16 anni.
Dopo aver conseguito la laurea in editoria e grafica all'Università delle Arti di Zurigo, Toscani iniziò a collaborare con alcune delle più importanti riviste del mondo, come Vogue, Elle, GQ, Harper's Bazaar e Esquire. Iniziò anche a lavorare come fotografo pubblicitario per marchi come Valentino e Chanel.
La sua carriera prese un nuovo volto nel 1982, quando iniziò a lavorare per Benetton. Questo sodalizio durò fino al 2000, poi si interruppe e riprese brevemente tra il 2018 e il 2020. Durante questo periodo, le campagne pubblicitarie di Benetton si trasformarono in potenti manifesti di denuncia sociale, toccando temi come il razzismo, la pena di morte, l'AIDS e le disuguaglianze globali.
Toscani è noto per le sue opere più contese, come “Bacio tra prete e suora” del 1999, “Tre Cuori White/Black/Yellow” del 1996 e “No-Anorexia” del 2007. Tuttavia, il suo contributo al mondo della fotografia e della comunicazione visiva resta indelebile, incarnando il potere dell'immagine di andare oltre i limiti convenzionali per scuotere il pubblico e lasciare un segno duraturo.
Negli ultimi anni, Toscani ha collaborato anche con il mondo della musica, in particolare con i Maneskin. La foto dei Maneskin, presto censurata da Instagram per contenere il nudo integrale della band, è stata la copertina del loro singolo “Vent'anni”, pubblicato nell'ottobre 2020.
Toscani era malato di amiloidosi, una malattia degenerativa che si è sviluppata nel corso degli anni. La sua famiglia ha annunciato la sua morte nel corso della mattina del 13 gennaio 2025, a 82 anni. “Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio”, hanno scritto nella comunicazione.
La vita privata di Toscani è stata segnata da tre matrimoni e sei figli. La sua ultima moglie, Kirsti Moseng, ex modella norvegese, è stata descritta come “serena e riservata”. I due sono stati sposati per più di 40 anni, dopo essersi conosciuti in occasione di uno shooting fotografico.
“Vicino a un vulcano non si può che stare quietissimi, essere pazienti, tolleranti, altrimenti non avremmo compiuto i quarant'anni”, diceva Kirsti Moseng in un'intervista al Corriere.it. Queste parole sembrano riassumere la vita di Oliviero Toscani, un uomo che ha saputo guardare la vita con serenità e pazienza, anche nei momenti più difficili.
La morte di Oliviero Toscani è stata annunciata da Ansa tramite un post sul profilo Instagram ufficiale. La famiglia ha chiesto cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento, che vorrebbe affrontare nell'intimità della famiglia.
Toscani ha lasciato un segno indelebile nel mondo della fotografia e della comunicazione visiva. La sua opera è un esempio di come l'immagine possa essere utilizzata come strumento di denuncia e di riflessione, scuotendo le coscienze e lasciando un segno duraturo.