Il comitato studentesco di Schlein, e il futuro del Partito democratico
Le liste elettorali del Pd sono un'opera d'arte surrealista, anche se alla fine non dovesse arrivare la ciliegina finale del nome di Elly Schlein dentro il simbolo dell'unico partito italiano fin qui non ammalato di leaderismo.
I nomi dei capilista del Pd alle Europee sembrano uno scherzo mal riuscito, tanto da non stupirsi se da un momento all'altro Schlein pubblicasse una storia su Instagram col tono «ci hai creduto, faccia di velluto».
I capilista Pd alle Europee trasformano quello che una volta era il partito a vocazione maggioritaria (Veltroni, scusali) in un'accozzaglia di sedicenti pacifisti, ma in realtà volenterosi e ignari complici delle mire imperialiste di Putin, con un occhio di riguardo all'anticapitalismo di maniera, ma senza la nobiltà dell'ideologia…