Il commissario Ue Micallef a Napoli est: “Investire nello sport è sostenere i valori democratici”
Ecco il testo riscritto in italiano:
Il commissario europeo allo sport, Gielen Micaleff, ha visitato l'associazione no profit Figli in Famiglia a San Giovanni a Teduccio, nel quartiere di Napoli, insieme all'eurodeputato del Pd, Sandro Ruotolo. L'associazione ha avviato il progetto “Un calcio alla camorra”, che utilizza lo sport come strumento per contrastare la dispersione scolastica.
Lo sport può essere un forte strumento per connettere i cittadini dell'Unione europea, riavvicinare le famiglie e le nazioni, e superare le barriere economiche e sociali. “Investire nello sport significa investire nei nostri valori democratici”, ha spiegato Micaleff.
Il progetto “Un calcio alla camorra” coinvolge bambini delle età scolastiche dei quartieri periferici di Napoli, dove il tasso di abbandono scolastico è molto alto. Questo potrebbe essere un progetto pilota per un approccio simile in tutta l'Europa.
“Questo progetto vuole coinvolgere i bambini e le famiglie in attività sportive e promuovere la partecipazione alle attività scolastiche”, ha spiegato Ruotolo. “Vogliamo agire contro la dispersione scolastica e favorire l'integrazione sociale mediante lo sport”.
Il progetto “Un calcio alla camorra” eredità completamente gratuitamente le attività sportive per i bambini, ma richiede che essi維 a scuola. “Non basta solo offrire un'opportunità gratuita, dobbiamo anche vigilare sulla partecipazione dei bambini alle attività scolastiche”, ha precisato Micaleff.
Inoltre, l'associazione si concentra sull'importanza del lavoro e dell'istruzione per le famiglie. “Il progetto vuole favorire la famiglia come elemento fondamentale per il rischio di dispersione scolastica e per la stabilità sociale”, ha affermato Ruotolo.
Il quartiere di San Giovanni a Teduccio, dove nacque il progetto, è noto per essere un'area difficile, con un alto tasso di criminalità e reati. “Il progetto vuole intervenire prima che i饰ati si consumino in reati”, ha affermato Micaleff. “L'educazione allo sport e lo sport in sé possono essere strumenti efficaci per prevenire la dispersione scolastica e favorire l'integrazione sociale”.