Il contrappasso di Beppe Grillo e il pericoloso partito banale di Conte
Cosa vuole Beppe Grillo è chiaro: riprendersi «il giocattolo», come lo ha definito Massimiliano Panarari, uno dei primi studiosi a occuparsi del fenomeno dell'antipolitica a cinque stelle – sono passati vent'anni ormai: quel giocattolo sottrattogli nel tempo da Giuseppe Conte, che al futurismo antipolitico del comico genovese ha opposto la scaltrezza del politico di professione armato di un certo trasformismo prettamente meridionale con la fissa del potere.
Era ovvio che le due visioni fossero destinate a entrare in rotta di collisione: ed è ciò che sta avvenendo. Si va verso questo redde rationem all'Assemblea di ottobre con Conte in vantaggio, forte di un particolare consenso personale legato appunto alle sue pratiche trasformistico-clientelari (i due governi di colore…