Il crollo della Torre dei Conti e la morte di Octay Stroici: la sicurezza sul lavoro è un’emergenza

Il crollo della Torre dei Conti e la morte di Octay Stroici: la sicurezza sul lavoro è un’emergenza

Il crollo della Torre dei Conti e la morte di Octay Stroici: la sicurezza sul lavoro è un'emergenza

Un operaio di 66 anni è morto ieri a a causa del crollo della Torre dei Conti, dove stava lavorando. La notizia ha riportato all'attenzione il tema della sicurezza sul lavoro in Italia, dove ogni anno muoiono centinaia di persone sul luogo di lavoro. Secondo i dati dell'INAIL, nel 2025 sono già morte oltre 700 persone sul lavoro.

La tragedia di non è un caso isolato: nello stesso giorno, altre quattro persone sono morte sul lavoro in diverse parti d'Italia. Ciò solleva la domanda su come sia possibile che si continui a morire sul lavoro nonostante le norme e le leggi esistenti.

Il governo ha annunciato investimenti per rafforzare la sicurezza sul lavoro, ma sembra che non sia sufficiente. Le opposizioni chiedono investimenti più consistenti, più controlli e più ispettori. I sindacati chiedono tutele più efficaci per i lavoratori, soprattutto quelli a alto rischio.

La creazione di un'anagrafe unica dei cantieri, accessibile in tempo reale agli ispettori, potrebbe essere una soluzione. Inoltre, potenziare la formazione dei datori di lavoro e favorire la collaborazione tra imprese, sindacati ed enti locali potrebbe aiutare a prevenire gli incidenti.

Il presidente dell'INPS suggerisce di premiare le imprese virtuose che investono sulla prevenzione con incentivi fiscali. Tuttavia, al momento manca un piano strategico per la sicurezza che unisca norme, controlli e incentivi a livello nazionale.

La sicurezza sul lavoro deve essere trattata come un valore etico e sociale, non solo come un obbligo burocratico. Finché non si cambierà questa mentalità, è difficile immaginare che la cultura della sicurezza possa attecchire in Italia.


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