Il Csm stronca la separazione delle carriere: il parere critico passa con 24 voti contro 4. “Riforma inutile, non migliorerà la giustizia”
Il Consiglio superiore della magistratura stronca il ddl sulla separazione delle carriere, la riforma costituzionale – varata lo scorso maggio dal Consiglio dei ministri e attualmente in discussione nell’Aula alla Camera – che, tra le altre cose, introduce nella Carta il principio delle “distinte carriere” di giudici e pubblici ministeri, sdoppia lo stesso Csm e dispone la soluzione dei suoi membri tramite sorteggio. L’organo di autogoverno delle toghe ha approvato a maggioranza, con 24 voti, un parere fortemente critico nei confronti del provvedimento, proposto dai consiglieri togati Antonello Cosentino (della corrente progressista di Area), Roberto D’Auria (dei “moderati” di UniCost), Eligio Paolini (dei conservatori di Magistratura indipendente) e Roberto Fontana…