Il discorso della manifestante ai poliziotti schierati con gli scudi: “Siete umani come noi”
Durante lo sciopero nazionale del 3 ottobre, un gruppo di manifestanti a Milano, partito da Porta Venezia per sostenere Gaza e la Global Sumud Flotilla, ha occupato la Tangenziale Est. La situazione è degenerata quando alcuni giovani hanno iniziato a lanciare oggetti contro la polizia, che ha risposto con fumogeni e il blocco dei manifestanti.
In mezzo a questa situazione di stallo, una ragazza si è rivolta a un agente di polizia, chiedendogli se fosse davvero un essere umano come loro e se avesse scelto quel lavoro per combattere contro altri esseri umani. Ha aggiunto che la violenza non è una risposta valida e che è importante considerare alternative.
L'agente ha risposto che è lì perché non vuole che si verifichino attacchi da nessuna delle due parti e che la violenza non è la scelta migliore. Ha aggiunto che spesso non è necessario dire “non fare” qualcosa, ma piuttosto offrire un'altra opzione. Ha concluso che quando due parti sono in conflitto, è necessario che ci sia qualcuno che offra una terza possibilità.
La ragazza ha espresso un pensiero condiviso da molte persone, ovvero che la violenza non è la risposta e che è importante cercare alternative. Ha anche notato che anche gli agenti di polizia possono avere paura e che è importante considerare la loro umanità. La sua riflessione invita a cercare soluzioni pacifiche e a non ricorrere alla violenza come mezzo per risolvere i conflitti.
