Il doppio funerale di Grillo e dei Cinquestelle, e la stagione infinita del populismo italiano
È stato il funerale del Movimento 5 stelle ma contemporaneamente anche un auto-funerale, una tristanzuola messinscena, un falò di rimembranze, un non spiegato annuncio di qualche sfracello. Beppe Grillo è uscito di scena, e pure malamente, con un video a bordo di un carro funebre, ammettendo di aver perso e mandando affa l'avvocato-dittatore del Movimento. Che, è vero, è la controfigura politicista dove si fanno «giochetti da democristiani» rispetto al Movimento populista che fu, ma qui la ciccia è molto personale: è che Giuseppe ha fatto fuori Beppe, e i giochi sono fatti.
L'ultima offensiva grillesca, far fallire la Convention, fallirà: a meno di una sorpresa clamorosa, nel voto-bis chiesto e ottenuto da Beppe si raggiungerà il quorum, e la figura del Garante finirà…