Il dovere politico di non ignorare le tesi aberranti del generale Vannacci
La prova che la guerra di liberazione ha sortito qualche buon effetto, a cominciare dalla libertà di pensiero e dalla libertà di parola, è il generale Roberto Vannacci. Semmai c’è da chiedersi come il generale abbia potuto scalare le gerarchie dell’esercito della Repubblica visto che la Costituzione è in vigore anche per i militari.
Il Vannacci pensiero è costellato di autentiche perle. Prima il giudizio sprezzante sugli omosessuali, poi la sufficienza pelosa con cui ha vissuto il 25 aprile, che non ha celebrato, poi la dichiarazione che i bambini disabili devono frequentare classi scolastiche separate, infine l’affermazione: «Sono i giovani in piazza che si mettono nella condizione di essere manganellati», Pisa inclusa, quando gli studenti sfilavano a mani nude e a…