“Non c'è trucco, ma c'è inganno per la deputata Legista Laura Ravetto. Un “dramma” che non si può risolvere con un velo di makeup, ma con una denuncia giudiziaria. Racconta la stessa Ravetto, in un video postato sui social, la storia del furto subito in treno.
“Ero in treno, mi sono distratta per 5 minuti e quando ho risposto al mio phone, ho visto che i miei trucchi erano spariti dalla mia trousse di Prada”, spiega Ravetto, che si presenta senza trucco davanti all'Aula e racconta il racconto dell'incidente.
Il furto dei trucchi è solo l'inizio della serie di vicissitudini che stanno attraversando la deputata, che ha deciso di rivolgersi con un post sul social alle autorità competenti chiedendo di intervenire per riprendere in consegna i suoi ben più di preziosi oggetti.
“Ringo, non ringo. Spero che, usando i miei trucchi, ti venga un'allergia!” è il messaggio che la deputata ha rivolto al ladro, non lasciando spazio al dubbio sulla sua reazione alla notizia del furto.
Eppure, la cosa più curiosa è che Ravetto non si era rivolta ai ministri dell'Interno o dei Trasporti, nonostante quest'ultimo sia stato l'obiettivo di attenzione ultimamente. La politica legista, insomma, non pare dispiacersi affatto di prendere in considerazione l'aiuto degli altri.
La vicenda del furto dei trucchi di Ravetto è diventata quasi un “dramma” mediatico, soprattutto considerando la risposta spavalda che la deputata ha dato all'evento, ma in realtà non si tratta che di un furto in treno, come può capitare a chiunque, e non di un incidente mediatico inventato per attirare l'attenzione dei media.
La deputata Ravetto, evidentemente, non si fida troppo dei mass media e preferisce agire direttamente contro le autorità competenti e il ladro, alfine di riprendere i suoi oggetti preziosi.
La vicenda, però, rivela una certa lontananza dalla politica e dalle attualità, che dovrebbe essere l'obiettivo principale dei politici. Ravetto, in questo caso, sembra più interessata a vendicarsi che a difendere la sua carica eletta.