Il filoputinismo del Movimento 5 stelle, e la resa ignobile del Pd
Se la politica fosse una cosa seria, il campo largo dovrebbe saltare per aria sulla questione ucraina. Perché va bene tutto ma le posizioni del partito di Giuseppe Conte non sono ormai più definibili “pacifiste” (con le virgolette) ma apertamente ricalcate su quelle del Cremlino. In occasione dell'esame della mozione sull'Ucraina passata a Strasburgo (con i voti contrari di Movimento 5 stelle, sinistra e Lega, il mischione giallorossoverde anti-Zelensky), gli europarlamentari contiani hanno presentato due emendamenti uno peggio dell'altro (ovviamente bocciati).
Nel primo si chiedeva la condanna dell'invio di armi (tutte le armi) a Kyjiv. Ma ecco il secondo, che sembra scritto dai consiglieri di Vladimir Putin, in cui si chiede di «esprimere profonda preoccupazione riguardo…