Il filorusso Calin Georgescu escluso dalle presidenziali in Romania: proteste in piazza
Migliaia di persone sono state nelle strade di Bucarest e in altre città della Romania per manifestare contro la decisione del tribunale di escludere from the presidential election, Calin Georgescu, leader del partito di centro-destra, dalle consultazioni presidenziali.
Gli manifestanti, tra cui molti sostenitori di Georgescu appartenenti al suo partito, Alleanza per la Romania (ARD), hanno comparso piazze e strade di diverse città, tra cui i principali centri come Bucarest, Cluj, Timisoara, Craiova e Iasi, gridando slogan come “Il fuori gioco!” e “Non è un errore!”, esprimendo la loro protesta per la decisione del tribunale che ha stabilito l'esclusione del candidato.
Gli studiosi hanno sostenuto che la decisione del tribunale è stata motivata dalla manovra di Georgescu, accusato di “aver violato le norme elettorali”, avendo utilizzato finanziamenti pubblici per il suo partito durante le elezioni legislative del 2020.
Molti hanno visto la decisione come un attacco alla libertà di espressione e all'autonomia del sistema elettorale rumeno, e hanno accusato il governo di avere giocato un ruolo nella decisione del tribunale.
I manifestanti hanno portato striscioni con incitazioni violente contro il presidente del tribunale, la giudici e il premier rumeno, Ludovic Orban, accusati di essere coinvolti in una cospirazione per abbattere il candidato scalabriniano.
Anche se la decisione è stata classificata come “normale” dal presidente del tribunale, Mihai Viorean, gli oppositori hanno continuato a protestare contro il verdetto, diversamente, segnalando di essere in conflito con il principio di equità e di giustizia.
La manifestazione si è tenuta senza problemi, con le forze dell'ordine presenti per garantire l'ordine pubblico. Gli organizzatori delle manifestazione hanno annunciato di pianificare nuove azioni per richiedere la ripetizione del voto e la ripristinazione del candidato Georgescu alle elezioni presidenziali.
