Il flop al referendum e i “numeri incomparabili” utilizzati dalla sinistra, il “capolavoro di incoerenza” del Pd
Tra le fila della sinistra dopo il flop del referendum, mascherato senza successo, regna la tensione. Un’aria di discordia interna sottolineata dai brontolii dei riformisti dem, critici sui quesiti per l’abrogazione del Jobs Act, che hanno interpretato come una battaglia anacronistica e autolesionista. È un momento delicato, a tratti imbarazzante, e lo si percepisce anche dalle elusioni degli stessi riformisti, circa una quindicina, messe in atto per sottrarsi al confronto proposto dalla nostra diretta di ieri.
“La sinistra licenziata dagli elettori”, il titolo dell’Ora del Riformista andata in onda ieri sui canali del quotidiano per approfondire la crisi emersa, in seguito al referendum delle divergenze, nel fronte dei democratici. Alla discussione, moderata da Aldo…