Il giorno della “pace” in mezzo alle macerie
La notizia principale di oggi è la liberazione degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas due anni fa. Il presidente americano Trump sta volando in Medio Oriente per partecipare alla cerimonia di firma dell'accordo di pace in Egitto. Intanto, a Tel Aviv, ci sono manifestazioni di gioia per il ritorno degli ostaggi, mentre a Gaza si continua a cercare i corpi dei dispersi.
Secondo le stime, ci sono 10.000 persone disperse a Gaza e la ricostruzione della striscia di Gaza sarà un'impresa che richiederà anni, se non decenni. L'accordo di pace firmato oggi in Egitto non prevede la nascita di uno stato palestinese e Israele ha già dichiarato di non volerlo permettere.
La ministra degli esteri israeliana ha dichiarato che “lo stato di Palestina non nascerà” e che Israele non accetterà mai la nascita di una nazione sovrana con un esercito e il controllo dei confini che minacci la sicurezza dello stato ebraico.
Intanto, in Italia, c'è un dibattito sulla povertà alimentare e sulla malnutrizione, soprattutto tra gli adolescenti. Un rapporto di Action Aid rivela che la povertà alimentare non è solo una questione di mancanza di cibo, ma anche di libertà di scelta e di dignità.
La ministra della famiglia e delle pari opportunità, Eugenia Roccella, ha suscitato indignazione con una dichiarazione in cui ha affermato che le visite ad Auschwitz sono state incoraggiate per collocare l'antisemitismo nell'area del fascismo. La senatrice Liliana Segre, superstite dell'Olocausto, ha definito la dichiarazione “incredibile” e ha chiesto scusa per le parole della ministra.
Infine, la destra italiana e internazionale continua a strumentalizzare l'antisemitismo per compattare un blocco occidentale e giustificare la sua politica in Medio Oriente. È necessario tornare a riflettere su questo tema e sulla sua utilizzazione politica.
