Il governo d’Israele sfiducia la procuratrice generale Gali Baharav-Miara, spina nel fianco di Netanyahu
Il governo israeliano sfida il potere giudiziario. Così, all’unanimità l’esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu ha votato la sfiducia alla procuratrice generale, Gali Baharav-Miara, avviando il processo formale di licenziamento. Non un nome a caso, quello del magistrato, dato che è lei a guidare l’apparato di polizia del Paese e, da quando è nato il governo più a destra della storia dello Stato ebraico, è considerata una spina nel fianco e un freno alle politiche sempre più radicali di Tel Aviv, tanto da essere accusata dalla maggioranza di essere un’alleata delle opposizioni.
Il primo ministro non era presente durante il dibattito e la votazione a causa del suo accordo sul conflitto di interessi che gli impedisce di fare qualsiasi mossa che potrebbe influenzare il processo…