Il linguaggio violento dei maranza contagia la politica (e la degrada)
È una fatica immane andare all'incontrario rispetto a Trump, alla sua prosa urticante e bullesca, alla sua incurante contraddittorietà, alla sua mimica e alle sue posture che paiono quasi la versione anziana di imbronciamenti fanciulleschi. È una fatica di Sisifo, come salire il monte con addosso il globo, perché quella prosa sta dilagando nel mondo, sguazzando nella semplificazione algoritmica che ormai ha preso il nostro cervello con il ritmo binario imposto da Nostro Signore dello smartphone con i suoi replicanti digitali. Non è un caso, infatti, che accanto al tycoon-presidente prenda posto e immenso potere l'altro tycoon, quel Musk patron dell'IA che sembra uscito da un libro di Orwell.
Così, nel giro di poco, vanno a farsi benedire i linguaggi prodotti dal Dopoguerra…