Il ministero della Verità di Meloni, e la manipolazione dei fatti
La gravità dell'attacco di Giorgia Meloni alle istituzioni di garanzia si può cogliere appieno da alcuni particolari che incredibilmente fingiamo di non vedere. Cominciamo dal famoso “discorso dell'avviso di garanzia”. A parte l'improprietà della definizione, le discussioni si sono accese intorno al dubbio se la comunicazione inviatale dalla procura di Roma (con tanto di goffi e fantozziani «distinti ossequi» del procuratore, manco fosse un omaggio floreale) fosse o meno un “atto dovuto”.
Una questione che potrebbe appassionare qualche azzeccagarbugli ha tenuto banco sulle maggiori testate nazionali come un caso politico. Un seguitissimo blog giuridico (Terzultima fermata) ha pubblicato il contenuto di un'analoga procedura intentata dalla medesima procura…