Il mio 21 marzo è per i colleghi della Mobile e della Dia uccisi dalla mafia
Nel primo anniversario della strage di Capaci, sul luogo dell'attentato era in corso la commemorazione per ricordare le vittime. Tra i presenti c'era Don Luigi Ciotti intento a pregare, quando un'esile donna vestita a lutto, si avvicina a lui piangendo: gli prende le mani e sussurra: “Sono la mamma di Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone. Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? E' morto come gli altri”. La mamma di Antonino aveva ragione, sia allora che ancora oggi, i media preferiscono scrivere “i ragazzi della scorta”, omettendo i nomi di quei “ragazzi”, che si chiamavano Rocco, Vito e Antonio.
Quattordici anni dopo l'appello della mamma di Antonio, il 1° marzo 2017, la Camera dei Deputati, all'unanimità approva la legge che istituisce il 21…