Gabriele Salvatores torna al cinema con “Napoli New York”, un film ispirato alla sceneggiatura di Federico Fellini scritta nel 1948. Dopo “Il ritorno di Casanova”, il regista premio Oscar arriva con un nuovo progetto che è il risultato di una collaborazione con il maestro del cinema italiano.
In occasione dell'uscita del film, Gabriele Salvatores è stato ospite del programma “Deejay Chiama Italia” su Radio DEEJAY, dove ha parlato del suo nuovo lavoro. Il regista ha spiegato che il film è nato dalla penna di Fellini, che lo aveva scritto prima di diventare un regista, e che la storia segue il viaggio di due bambini napoletani, Carmine e Celestina, che decidono di imbarcarsi come clandestini su una nave per raggiungere la sorella di Celestina emigrata in America.
Salvatores ha raccontato che la sceneggiatura si discosta leggermente rispetto all'originale, soprattutto nel finale, che è stato modificato dal regista. “La parte finale è quella più mia”, ha spiegato. “Loro avevano più fiducia nell'accettazione degli americani. Da quando è stata scritta la sceneggiatura abbiamo conosciuto l'America: ha delle cose meravigliose, altre meno”.
Il regista ha inoltre spiegato che il film è stato ambientato su un transatlantico e che le scene sono state girate su una nave privata di Tito, ormeggiata a Rijeka. “Ci abbiamo dato dentro, con più di 2000 comparse”, ha detto. “È forse il film più complicato che ho fatto, insieme a ‘Educazione siberiana', ma lì il problema era il freddo”.
“Napoli New York” tratta il tema dell'immigrazione dal punto di vista dei migranti italiani di fine anni '40 e il regista ha analizzato il significato del film: “I problemi rimangono uguali, non impariamo mai niente. Il film ricorda che una volta i migranti erano noi: quasi 30 milioni di italiani sono emigrati in America”.
Il film è stato scritto “un po' come una favola, un po' come Alice nel paese delle meraviglie”, come ha detto Salvatores, e non aspettatevi un film dalla scrittura cruda. La sceneggiatura è stata scoperta da un professore, Augusto Sainati, che aveva preso il baule di Pinelli, sceneggiatore di Fellini, e l'aveva trovata all'interno.
“Napoli New York” è un film sull'accettazione delle cose e sulla solidarietà, e Gabriele Salvatores è stato entusiasta di lavorare su questo progetto. Il film è stato distribuito in Italia e verrà presto presentato al pubblico.