Il mondo riconosce la Palestina mentre Kirk diventa un martire
L'Assemblea Generale dell'ONU si apre con al centro del dibattito il riconoscimento dello Stato di Palestina. La situazione è già molto tesa a causa della negazione del visto da parte degli Stati Uniti ad Abu Masen, presidente dell'autorità palestinese, e la risposta dell'ONU che gli ha concesso la possibilità di partecipare all'assemblea generale con un video registrato.
Nel frattempo, il Regno Unito, il Canada, l'Australia e il Portogallo hanno riconosciuto lo Stato di Palestina, e la Francia è pronta a fare altrettanto. Il presidente francese Macron ha annunciato che la Francia riconoscerà la Palestina nelle prossime ore e presenterà una proposta per l'invio di truppe ONU a Gaza.
La situazione è molto critica, con Israele che si oppone ferocemente al riconoscimento dello Stato di Palestina e gli Stati Uniti che sostengono la posizione di Israele. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che non esisterà mai lo Stato palestinese.
In Italia, la destra di governo è divisa sulla politica estera, con Meloni e Salvini che hanno posizioni diverse sulla questione della Palestina e sulla guerra in Ucraina. La Lega di Salvini ha tenuto una festa a Pontida, dove il leader ha annunciato un'iniziativa per la difesa dei valori e dei confini occidentali, mentre Meloni ha tenuto un discorso alla festa della gioventù di Fratelli d'Italia, evitando di parlare di Gaza e Ucraina.
La tensione è alta anche sul fronte est europeo, con la Russia che ha violato lo spazio aereo estone e la NATO che ha risposto con l'invio di jet tedeschi. La situazione è molto pericolosa e l'Unione Europea deve essere pronta a difendersi anche da sola, secondo le parole del presidente della Commissione europea.
Infine, il funerale di Kirk, un influencer e attivista del movimento MAGA, è stato un momento di passaggio per il movimento e per gli Stati Uniti, con Trump che ha definito Kirk un “grande uomo” e un “patriota”. La cerimonia ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone e ha segnato un ulteriore passo verso l'autocrazia trumpiana.
