Il partito di Adinolfi insulta i partecipanti al Pride, sostenendo che loro sarebbero "guida morale" dell'Italia
Chissà con quale diritto il signor De Carli pensa di poter insultare il milione di persone che hanno animato il Roma Pride, definendole «un circo». E chissà con quale diritto si sente legittimato ad inventarsi false rivendicazioni, sostenendo che quel milione di persone crederebbe che «la famiglia con una mamma ed un papà sia morta e sepolta, che il sesso sia una scelta come la relazione affettiva e che un figlio sia una possibilità come scegliere se avere un gatto o fare una crociera».
Ma chi mai direbbe simili cretinate? E davvero lui non prova vergogna nel paragonare i bambini agli animali o alle crociere? Inoltre non serve particolare acume per comprendere che nessuno sceglie il suo genere, dato che si tratta di una caratteristica naturale. Così come è evidente a tutti che…