Il Partito Liberaldemocratico dovrà essere coraggioso e controcorrente
Prendendo per la prima volta la parola alla Camera a nome del Partito Liberaldemocratico, formazione nata l'8 marzo con un futuro congresso costitutivo a giugno, Luigi Marattin ha istituzionalizzato il ritorno di un partito a denominazione liberale sulla scena politica italiana. Sarebbe fin troppo facile fare ironia, considerando che si parla di una minoranza invisibile (ma reale: le iscrizioni stanno aumentando), ancora mai misurata alle urne e collocata in un microspazio di centro confuso e arruffato, che già soffre di credibilità dopo aver combinato solo guai, e indispettivo quel dieci per cento di italiani che si riesce a riunire solo a fatica. Un elettorato che certamente rifiuta il bipopulismo e, con ostinazione e un filo di disperazione, continua a indicare ai sondaggisti…