Il patrigno di Pamela Genini, uccisa dal compagno a Milano: “Eravamo ignari di tutto”
Piergiuseppe Rota, il patrigno di Pamela Genini, una ragazza uccisa a coltellate dal suo fidanzato Gianluca Soncin, esprime il suo dolore e la sua rabbia per non aver potuto proteggere Pamela dalle violenze che stava subendo. Rota afferma di essere stato all'oscuro di tutto e che se avesse saputo cosa stava succedendo, avrebbe potuto fare qualcosa per aiutare Pamela. Critica anche gli amici e le amiche di Pamela per non aver denunciato le violenze subite da lei. Rota descrive Pamela come una ragazza spensierata, bella e indipendente, che si è sempre curata della sua famiglia e che ha deciso di lasciare il suo fidanzato dopo mesi di violenze. Il patrigno si chiede perché Pamela non abbia denunciato le minacce e le violenze subite e si rammarica di non aver potuto fare di più per aiutarla.
