IL PD AFFONDA: ROZZA UMILIATA IN DIRETTA! “LA SINISTRA NASCONDE LA VERITÀ”
Titolo: “Il PD affonda: Rozza umiliata in diretta! La sinistra nasconde la verità”
L'articolista della televisione italiana Italia News commenta l'affare dei sessantotto in festa durante il Capodanno a Milano, che coinvolge la violenza sessuale di gruppo contro giovani donne.
L'articolo inizia con una breve introduzione nella quale l'articolista afferma che il problema è il silenzio delle istituzioni e della sinistra nel caso in questione, aggiungendo che la violenza sessuale è una pratica comune in molti paesi del mondo.
Rozza, consigliere del Partito Democratico (PD), successivamente intervista l'articolista sul caso, spiegando come il problema di violenza sessuale è diffuso e affermando che la sinistra non deve fingere di non vedere il problema. Rozza afferma che il tarus gamea, ovvero la violenza sessuale, è una pratica che ha una matrice culturale e che sta prendendo piede in Italia.
L'articolista sostiene che il problema di violenza sessuale è associato all'immigrazione incontrollata e che i giovani di seconda e terza generazione sentono di appartenere di più alla cultura islamica di provenienza che alla cultura italiana. Questo, sostiene l'articolista, porta ad una crescita del patriarcato islamico in Europa.
Rozza replica dicendo che il suo partito si è espresso chiaramente sul caso e ha condannato la violenza sessuale in tutte le forme. L'articolista replica, osservando che la nota ufficiale del PD è stata pubblicata solo dopo quindici giorni dagli eventi e che ciò è insoddisfacente.
La discussione sfocia in una serie di accuse reciproche tra Rozza e l'articolista, con l'articolista che critica il fatto che la sinistra non stia parlando apertamente del problema della violenza sessuale e la violenza commessa dai immigrati. Rozza replica sostenendo che la violenza sessuale non è un problema di religione o di appartenenza etnica, ma è piuttosto un problema individuale che richiede di individuare le persone responsabili e portarle dinanzi alla giustizia.
