Il “pericolo di reiterazione del reato”, quando il giudice diventa veggente: la custodia cautelare e l’ossessione per la recidiva
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Il “pericolo di reiterazione del reato”, quando il giudice diventa veggente: la custodia cautelare e l’ossessione per la recidiva

Il “pericolo di reiterazione del reato”, quando il giudice diventa veggente: la custodia cautelare e l’ossessione per la recidiva

Parlare di abuso della custodia cautelare significa parlare necessariamente del “pericolo di reiterazione del reato”, cioè della più abusata delle tre esigenze di cautela processuale (le altre due sono il pericolo di fuga e quello di inquinamento delle prove) che legittimano la privazione della libertà di una persona solo sospettata di aver commesso un reato.
Dovrebbe far riflettere la constatazione che proprio la esigenza cautelare meno legata a criteri oggettivi sui quali fondare la presunzione di pericolo, sia la più ricorrente e diffusa ragione per la quale i Pubblici Ministeri chiedono, e i GIP dispongono, la custodia cautelare dell’indagato. E la ragione di questo paradosso è purtroppo chiara, essendo il pericolo di reiterazione, in realtà, la motivazione più…

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