Il più grande spettacolo dopo il No a Le Pen è la democrazia liberale
In quanti altri modi i francesi devono ripetere che non vogliono i fascisti al governo? Il fragoroso No della Francia a Marine Le Pen e ai suoi gerarchi ricorda certamente i vecchi ballottaggi persi dalla famiglia Le Pen, ma soprattutto le amministrative di qualche anno fa quando il partito della destra nazionalista era quasi ovunque in testa e sembrava già destinato a cambiare il destino della République, ma non ha vinto da nessuna parte, perdendo venti regioni a zero.
In Francia c'è ancora il senso dello Stato, si può scherzare, si può anche giocare col fuoco, ma al momento decisivo i fascisti non passano (e nemmeno i comunisti).
Parigi per sua fortuna non è Roma che cade sempre ai piedi del primo scalmanato che passa, il quale si prende la ola di applausi di una classe…