Il podietto del quarto posto: il riconoscimento solenne, tipicamente italiano, per gli sconfitti
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Il podietto del quarto posto: il riconoscimento solenne, tipicamente italiano, per gli sconfitti

Il podietto del quarto posto: il riconoscimento solenne, tipicamente italiano, per gli sconfitti

L’Italia piagnona e vittimista aveva già consacrato le sue glorie olimpiche davanti al mondo. Aveva già detto alla povera pugile malmenata, Angela Carini – consolata con l’abbraccio di Giorgia, a nome della nazione – che la sua sconfitta davanti all’impurezza ghiandolare ci riempiva di italico orgoglio. E aveva poi voluto abbracciare tutti, vincitori e vinti, in un unico trionfo universale – com’è nel dna storico del paese, da sempre – invitando a settembre al Quirinale le medaglie d’oro, d’argento, di bronzo e… tutti i quarti classificati.
Come a istituire una nostra medaglia, un premio consolatorio per gli atleti (pur inconsolabili) che hanno partecipato e perso, sì. Ma con onore. Un quarto posto che allarga il podio, da tre a quattro. Che sarà mai, che…

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