Il problema non è più l’antisemitismo in sé, è l’antisemitismo in te: una maggioranza silenziosa che non si vergogna più
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Il problema non è più l’antisemitismo in sé, è l’antisemitismo in te: una maggioranza silenziosa che non si vergogna più

Il problema non è più l’antisemitismo in sé, è l’antisemitismo in te: una maggioranza silenziosa che non si vergogna più

Ma voi la Rete la guardate? Leggete i social? Perché se lo fate (e lo fate!) non trova posto l’ipocrisia di chi inorridisce per gli insulti a Liliana Segre. Che devono o almeno dovrebbero indignare sempre, anzi: sempre di più. Eppure non sono che la punta di quell’iceberg del veleno che circola nel pourparler generale, nella pancia del Paese reale. L’antisemitismo veniva sondato, anni fa, al 14-15% nella mente (bacata) degli italiani. Oggi rilevamenti aggiornati non ce ne sono, forse per carità di patria, ma le tendenze indicano come il raddoppio di quella percentuale sia stata ampiamente ed empiamente superata.
L’antisemita della porta accanto è quello che condanna Israele senza se e senza ma, scendendo in piazza al grido di «Israel must disappear», fingendo di non…

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