"Il quadro fu rubato e taroccato", chiusa l'inchiesta su Sgarbi
Contraffazione di opere d'arte, riciclaggio derivante dal tentativo di nascondere la provenienza delittuosa del bene e autoriciclaggio. Sono accuse legate al caso del dipinto del Seicento senese, di Rutilio Manetti, con un rischio di condanna fino a 12 anni di carcere, contestate al critico d'arte ed ex sottosegretario Vittorio Sgarbi nell'avviso di chiusura indagini che la Procura di Macerata gli ha fatto recapitare; un atto che testimonia la volontà dei pm, competenti in quanto Sgarbi dichiara il domicilio a San Severino Marche di cui fu sindaco, di chiederne un rinvio a giudizio.
Al centro della vicenda la tela di grandi dimensioni, “La Cattura di San Pietro”, secondo l'accusa rubata nel castello di Buriasco (Torino) nel febbraio 2013, e riapparsa nel 2021 (in…