Il radicalismo di Renzi forse è una lezione al Pd su come si fa l'opposizione a Meloni
Uno dei paradossi di questa scombiccherata stagione politica rischia di essere, e forse già è, quella di un pezzo di centro che scavalca a sinistra la sinistra. Forse è solo un'illusione ottica dovuta al grande sonno, più presunto che vero (ma nella politica contemporanea vale l'immagine), del Partito democratico.
Sta di fatto che da qualche tempo il “centrista” Matteo Renzi appare non solo più tempista ma anche sostanzialmente più duro dei compagni del Nazareno. Ha ragione uno che di centro politico s'intende come pochi, Marco Follini, quando scrive che «è ovvio che se ci si limita ad accodarsi diligentemente agli alleati confidando solo di raffreddare i lori bollenti spiriti diventa poi difficile illudersi di poter dettare condizioni troppo severe».
Il che vuol dire,…