Il rebus della magistratura onoraria, come cambia la sorte dei cittadini tra indipendenza e qualità della (doppia) giurisdizione
Si parla poco o nulla della recentissima riforma della magistratura onoraria, e si capisce anche perché. Il tema non appassiona, venendo percepito solo nei suoi aspetti para-sindacali, cioè di sistemazione stipendiale e pensionistica di un esercito di magistrati onorari da decenni in servizio permanente effettivo. La riforma stabilizza questa oramai insostenibile condizione di precariato, di fatto equiparando quei magistrati onorari di lungo servizio a quelli di ruolo. Per il futuro, invece, accentua la natura occasionale e temporalmente limitata dei nuovi ingressi, che potranno svolgere la funzione come secondo lavoro, comunque senza alcuna possibile, futura pretesa di stabilizzazione.
Il reclutamento laterale
Senonché, dietro queste tematiche aridamente sindacali…