Il ritmo delle cose come quello della vita: Rkomi spiega l'esibizione a Sanremo
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Il ritmo delle cose come quello della vita: Rkomi spiega l'esibizione a Sanremo

Intervista con Rkomi su Say Waaad?! dopo

Dopo il suo esordio al Festival di con “Il ritmo delle cose”, Rkomi è stato ospite di Say Waaad?! per discutere della sua esperienzaalla manifestazione. L'artista ha commentato il suo piazzamento, classificatosi 28°, espresso la sua soddisfazione per aver portato in scena una canzone che rappresenti il suo stile e la sua .

“Sono felicissimo in realtà di tutto quello che è successo. Sono felicissimo in primis di aver portato un brano al quale devo molto per tutto quello che sarà poi il progresso del mio prossimo anno e soprattutto che mi rappresenti, che non si è adeguato a quello che è un classico contesto. Comunque le strofe sono veloci, me ne rendo conto sempre dopo, non è immediato come brano. Anche per la comprensione delle parole, grazie anche al mio accento-non accento”, ha detto Rkomi.

Il cantautore ha poi espresso il suo punto di vista sul fatto che la sua canzone non rientri nella classica formula della “canzone sanremese” e che, più che il 28° posto, gli pesino i confronti con lo stesso piazzamento ottenuto anche da Zucchero e : “Ormai lo sappiamo che esistono delle formule, ma questo anche nella vita – andare bene a un colloquio, stare simpatico a una persona. E questo succede anche nella . Mi pesano di più i paragoni che mi dicono con e Zucchero, abbasserei un po' le ali. Va bene 28° o quello che doveva essere, ma il paragone con il Vasco che mi arriva penultimo mi pesa”.

Rkomi ha anche parlato dell'esibizione de “Il ritmo delle cose” a Sanremo, sottolineando come la scelta di ballare sul palco con una coppia salita sullo sfondo era un richiamo al videoclip della canzone: “Non lo volevamo far notare troppo, che fosse troppo lì in faccia. Volevamo riprendere quella che è stata la storia del musicale de ‘Il ritmo delle cose'. Io mi sono molto appassionato nell'ultimo anno di film, di musicali, e sto lavorando a stretto contatto con i registi con i quali lavoro e tutto il team meraviglioso che abbiamo costruito. A partire da ‘Odio' e ‘Il ritmo delle cose' sono due progetti molto importanti per me”.

Rkomi ha anche parlato del significato del verso della canzone in cui cita le macchie di Rorschach, test psicologico proiettivo creato dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach nel 1921: “Sono dei fogli con dei disegni all'interno, dove tu all'interno puoi vedere numerose cose. Sono dei test che vengono fatti solitamente dal proprio psicologo. Io li ho fatti da piccolo”. I flash radiodiffusivi citano anche un press-reale in cui Rkomi parla di salute mentale, spiegando come secondo lui tutti i ragazzi giovani e in età adolescenziale dovrebbero essere affiancati da un professionista: “A me piacerebbe tantissimo che tutti i ragazzi giovani possano essere accompagnati da un professionista. Un supporto psicologico a priori dagli 11 ai 14 anni, perché tanto fa sempre bene, sarebbe d'aiuto perché fa bene a tutti”.

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