Il rogo della ThyssenKrupp, parla l’unico sopravissuto: “Mi sono salvato per non darvi tregua”
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Il rogo della ThyssenKrupp, parla l’unico sopravissuto: “Mi sono salvato per non darvi tregua”

Il rogo della ThyssenKrupp, parla l’unico sopravissuto: “Mi sono salvato per non darvi tregua”

“I morti sul lavoro si piangono per 24 ore. Poi non ci pensa più nessuno”, dice Antonio Boccuzzi. Che si batte per la sicurezza, prima da deputato Pd e ora in una società multiservizi. Perché le urla di quella notte non le dimenticherà mai

«I morti sul lavoro si piangono per 24 ore. Dopo, non ci pensa più nessuno». Antonio Boccuzzi, 50 anni, è l’unico sopravvissuto alla strage dell’acciaieria ThyssenKrupp di Torino. Era il 6 dicembre 2007, una del mattino. Nel reparto di ricottura e decappaggio – in cui l’azienda aveva sospeso la manutenzione – una scintilla scatena un incendio. Gli operai accorrono con gli estintori quando dal macchinario schizza olio ad alta pressione, che s’incendia all’istante. Nel rogo perdono la vita in sette: Antonio, Roberto, Angelo,…

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