il ‘salva casa’, il provvedimento varato dal governo a maggio, e’ un gran casino perche’…
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il ‘salva casa’, il provvedimento varato dal governo a maggio, e’ un gran casino perche’…

Il decreto “Salva casa”, varato dal governo nel mese di maggio, è destinato a sanare le difformità minori negli immobili, ma in realtà è un granchio. La riforma, hotspot da Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , si è rivelata un'operazione a alto rischio. Gli esperti, gli operatori del settore e gli enti locali che devono implementarla concretamente, accusano la riforma di essere oppressa da mancanza di procedure definite e di problemi interpretativi.

Il risultato è che i tecnici comunali rimangono in attesa, altri tornano ai modelli cartacei, mentre i professionisti sollecitati dai privati entrano in conflitto con gli uffici o decolano tranquillamente. L'incertezza regna sovrana, complicando la vita al settore dell'edilizia, che già doveva affrontare il taglio dei vari bonus di incentivazione e le novità sull'aggiornamento catastale annunciate dalle ultime settimane dal Governo.

La mancanza di scadenze non significa che non ci sia fretta, ma l'incertezza è ciò che caratterizza questo decreto, che rischia di creare una situazione di stallo. Non è più possibile procedere con metodo, a causa della fame di procedure chiare e di interpretazione dei regolamenti. Il decreto “Salva casa” sembra essere un concetto utopistico, un'utopia inesplicabile, che spaventa gli operatori del settore e gli enti locali che devono applicarla. La speranza era quella di sanare le difformità minori negli immobili, ma ora sembra più realistica l'aspettativa di un'ennesima battaglia, tra tecnici, professionisti ed enti, per cercare di comprendere e applicare questo decreto appena varato.

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