Il Salva Milano non è frutto di illegalità, il decreto chiuso nel cassetto per otto mesi: politica sconfitta per abbandono
A destra c'era chi si domandava se sarebbe stato più utile, al fine di metter le mani su Milano, far lo sgambetto al sindaco Sala o mostrarsi dalla parte dei costruttori. A sinistra si tentennava tra la necessità di blindare l'amministrazione o lisciare il pelo ai pasdaran dell'ambientalismo ideologico.
Intanto il Salva Milano restava chiuso in un cassetto, dopo una lenta approvazione alla camera, in una infinita attesa di approdare in Senato. Otto mesi di silenzio, attorno ad un provvedimento che – vale la pena ricordarlo – aveva l'unica funzione di tradurre una pratica condivisa per decenni da costruttori e istituzioni autorizzanti in una legge interpretativa coerente e definita fatta oggetto in tutto questo tempo di una serie di ricorsi ed esami giudiziari, tutti…