Il silenzio ambiguo del mondo arabo: oggi guarda a Israele e ha paura del regime iraniano
Da quando il pogrom del 7 ottobre si è sviluppato in quel conflitto regionale che pian piano prende forma – coinvolgendo attori regionali e alleati internazionali – quello che l’ha reso diverso da tutti quelli precedenti nell’area è stato l’atteggiamento ambiguo dei paesi arabi, confinanti con Israele, ex nemici giurati dello Stato ebraico e oggi ufficialmente o ufficiosamente alleati. E, per quanto si faccia sempre finta di ignorarlo, responsabili primi dell’attuale condizione in cui versa il popolo palestinese.
Gli stessi Stati che per anni hanno alimentato il focolaio anti-israeliano, saggiamente poi traslato in anti-sionismo, per poi scoprire che alla fine il vero nemico non era Israele. Non erano gli ebrei, ma quell’Iran che non è arabo ma persiano. Che non è…