Il siparietto di Conte ad Atreju: “Fischiatemi, sarebbe strano non lo faceste”
“Il siparietto di Conte ad Atreju: ‘Fischiatemi, sarebbe strano non lo faceste'. Ringrazio il presidente Conte per aver accettato il confronto e, quindi, ho il taccuino pieno di domande per lui. Inizialmente, ringrazio il direttore, il presidente e tutta l'organizzazione per l'invito. Tuttavia, vorrei subito tranquillizzare che le regole di ingaggio prevedono che l'uditorio non applaudisca, ma solamente non applaudi. Per carità, sarei preoccupato se non ricevessi nemmeno un'applauso quando me ne vado. Quindi, sentitevi liberissimi di manifestare il dissenso su ciò che dico. Io sono qui per un dialogo aperto e giusto che possiate esprimere il vostro dissenso sugli argomenti che presenterò.
Cominciamo, presidente Conte. Ha accettato di venire qui, poteva declinare e fare un tipo di serata diversa. Ma non l'ha fatto. Io ci sono venuto anch'io da presidente del Consiglio quando Fratelli d'Italia non era tra i partiti più consistenti. Per quanto riguarda il consenso, eravate un po' in basso nella scala del consenso all'epoca. Tuttavia, anche in quell'occasione ho ricevuto da Giorgia Meloni un invito e l'ho accettato subito, senza esitazione. Credo che sia un dovere confrontarsi e vorrò sempre avere uno scambio anche con chi la pensa diversamente da me.
Se avesse perso la sfida con Grillo, sarebbe risultato o qui o lì, solo perché è il vincitore. Ho dato la mia parola che sarei venuto prima di conoscere l'esito della votazione. Quindi, avrei assolutamente confermato la presenza, forse con uno spirito diverso, ma avrei confermato la presenza.”
