Il sostegno a Israele, così il nostro presidio ha abbattuto il muro del silenzio
In questi giorni, sulle piccole e vigorose spalle del Riformista stanno piovendo apprezzamenti, riconoscimenti, ma anche contumelie e un buon numero di minacce (da cui ci difenderemo nelle sedi opportune), per il semplice fatto che abbiamo osato l'inosabile: pubblicare un manifesto di sostegno a un popolo che lotta per la sua sopravvivenza, per il suo diritto a esistere.
Non me ne vogliano le migliaia di cittadini che finora hanno firmato il nostro appello, e che da giorni intasano le mail del giornale e i nostri cellulari, ma il ringraziamento che più mi ha colpito è quello di un italiano che vive in Israele. Non un leader, un politico, un opinionista, un blogger, ma un cittadino che ci ha scritto della quotidianità della guerra, della sua vita circondato da sirene, razzi e…