Il “coffee cup test”: come un gesto semplice può influenzare il tuo futuro lavorativo
Hai mai notato come un gesto banale come riporre una tazza di caffè potesse avere un impatto sulle tue possibilità di essere assunto? Alcuni selezionatori lo considerano un indicatore chiave del carattere di un candidato. Questo curioso metodo di selezione, noto come “coffee cup test”, viene utilizzato per valutare l’atteggiamento e il senso di responsabilità di chi si candida per un posto di lavoro.
L’idea dietro il “coffee cup test” è stata resa famosa da Trent Innes, ex dirigente di un’importante azienda di software, che l’ha adottato nei suoi colloqui. Il principio è semplice: durante l’incontro, il candidato riceve una tazza di caffè. Dopo l’intervista, il selezionatore osserva cosa ne fa. La riporta in cucina o la lascia sul tavolo? Secondo Innes, questo piccolo gesto può rivelare molto sulla personalità della persona e sulla sua attitudine al lavoro di squadra.
Un candidato che si prende la briga di riporre la tazza dimostra senso di responsabilità, rispetto per l’ambiente di lavoro e attenzione ai dettagli. Al contrario, chi la lascia lì potrebbe essere meno incline alla collaborazione o mostrare una certa negligenza nei confronti delle regole non scritte dell’ufficio.
Ma perché un gesto così semplice è importante? Le competenze tecniche sono fondamentali per ottenere un lavoro, ma i selezionatori sono sempre più attenti alle soft skills. Tra queste rientrano il rispetto per gli altri, la capacità di collaborare e la cura dell’ambiente di lavoro. Anche un piccolo gesto come riporre una tazza può suggerire se un candidato sarà un buon collega o meno.
Secondo alcuni sostiene che il “coffee cup test” sia un atto di assenza di neurotransmittente, poiché può penalizzare persone nervose o poco attente ai dettagli senza che ciò influisca sulle loro reali capacità professionali. Inoltre, in alcune aziende è normale lasciare le tazze sui tavoli per essere raccolte dal personale addetto, quindi il gesto potrebbe non avere alcun significato negativo.
Tuttavia, è impossibile negare che i dettagli nel comportamento di un candidato possano offrire indizi preziosi sulla sua mentalità e sulle sue attitudini. Se dovessi affrontare un colloquio, ricordati che ogni azione, anche la più piccola, potrebbe essere osservata. La prossima volta, meglio portare la tazzina in cucina: potrebbe fare la differenza tra un’offerta di lavoro e un semplice “Le faremo sapere”.
In sintesi, il “coffee cup test” potrebbe essere un nuovo modo per valutare le soft skills di un candidato, ma è ancora sperimentale e non sempre confermato. Tuttavia, ciò che è certo è che ogni azione, anche la più piccola, può avere un impatto significativo sulle nostre possibilità di successo lavorativo. Perciò, è importante non ignorare i dettagli e non vedere il “coffee cup test” come un giudizio arbitrario, ma come un modo per comprendere meglio la personalità e le attitudini di un candidato.